Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7049 del 23 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7049PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando il soggetto attivo, approfittando dello stato di bisogno della persona offesa, si fa dare o promettere, a fronte di un prestito di denaro, interessi o altri vantaggi usurari, in misura superiore ai limiti previsti dalla legge. L'accertamento della sussistenza del reato di usura richiede una valutazione complessiva delle circostanze del caso concreto, con particolare riguardo alla natura e alle modalità del rapporto di credito instaurato tra le parti, alla sproporzione tra la somma erogata e gli interessi pattuiti, nonché all'eventuale abuso della situazione di difficoltà economica della persona offesa. A tal fine, le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice di merito, possono costituire prova sufficiente ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri esterni, purché la motivazione dia conto in modo logico e coerente delle ragioni che hanno condotto a ritenere attendibili tali dichiarazioni. Il giudizio di comparazione tra le circostanze aggravanti e attenuanti, ai fini della determinazione della pena, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve dare conto, anche in modo sintetico, dei criteri di cui all'art. 133 c.p. adottati per la quantificazione della sanzione, senza che sia necessaria un'analitica esposizione di tali criteri. Il sindacato del giudice di legittimità sulla motivazione del provvedimento impugnato è limitato alla verifica della sua effettività, della sua non manifesta illogicità e della sua non contraddittorietà, senza poter procedere a una nuova valutazione delle prove o a una diversa ricostruzione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - Consigliere

Dott. DE SANTISV ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/02/2019 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore MIGNOLO OLGA che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avvocato (OMISSIS) difensore di (OMISSIS) il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricors…

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