Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La norma transitoria di cui all'art. 1, comma 547, della Legge n. 266 del 2005, che prevede l'applicabilità delle disposizioni vigenti all'epoca per le violazioni commesse anteriormente all'entrata in vigore della legge di depenalizzazione, non contrasta con i principi costituzionali di uguaglianza e di irretroattività della legge penale più favorevole, in quanto il principio di retroattività della lex mitior non ha rango costituzionale e l'ultrattività di norme penali incriminatrici costituisce espressione di valutazioni di politica criminale rimesse alla discrezionalità del legislatore, censurabili solo in caso di manifesta irragionevolezza. Pertanto, ai fatti commessi prima dell'entrata in vigore della legge di depenalizzazione continuano ad applicarsi le sanzioni penali previgenti, senza che possa ritenersi implicitamente abrogata la norma transitoria in questione per effetto delle successive modifiche legislative che hanno trasformato il reato in illecito amministrativo.