Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5763 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:5763SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza, dichiara la cessazione della materia del contendere quando l'amministrazione resistente abbia dato esecuzione alla sentenza passata in giudicato, condannandola tuttavia al pagamento delle spese di lite in favore della parte ricorrente, in considerazione del fatto che l'esecuzione del decisum sia intervenuta successivamente alla notifica del ricorso introduttivo. Il giudice, in tali casi, ordina che la sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa, in quanto l'ottemperanza alla decisione giurisdizionale costituisce un obbligo giuridico inderogabile per la pubblica amministrazione, a tutela del principio di effettività della tutela giurisdizionale. La declaratoria di cessazione della materia del contendere, pur non pronunciando sul merito della controversia, rappresenta comunque un riconoscimento della fondatezza della pretesa del ricorrente, la cui soddisfazione è stata ottenuta in corso di giudizio, con conseguente condanna alle spese in suo favore. Tale principio si fonda sull'esigenza di assicurare l'attuazione concreta delle pronunce giurisdizionali, quale corollario del diritto di azione e del diritto di difesa, sanciti dalla Costituzione, e quale presidio della effettività della tutela giurisdizionale, in ossequio ai canoni di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Pertanto, l'obbligo di ottemperanza della pubblica amministrazione alle sentenze passate in giudicato costituisce un principio generale dell'ordinamento, la cui violazione determina l'insorgere di una responsabilità risarcitoria in capo all'ente pubblico inadempiente.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/03/2024

N. 05763/2024 REG.PROV.COLL.

N. 16187/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 16187 del 2023, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, in persona del Presidente
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'ottemperanza

alla sentenza, passata in giudicato, n.3970/2023 del Tribunale ordinario di Roma, Sez. Lavoro, notificata in forma esecutiva con pec 20 aprile 2023.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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