Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6198 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:6198SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'ambito di un giudizio di ottemperanza, è tenuto ad accogliere il ricorso e ordinare all'amministrazione resistente di dare esecuzione al titolo giudiziale azionato, qualora siano integrati i presupposti di cui all'art. 114 del codice del processo amministrativo. In particolare, il giudice deve verificare la mancata impugnazione del provvedimento giurisdizionale di cui si chiede l'ottemperanza e l'inutile decorso del termine per la sua spontanea esecuzione. Inoltre, il giudice può condannare l'amministrazione al pagamento di una penalità di mora, calcolata sugli interessi legali della somma dovuta, a decorrere dalla comunicazione o notificazione dell'ordine di pagamento, qualora siano stati previamente assolti gli obblighi di comunicazione di cui all'art. 5-sexies della legge n. 89/2001. Il giudice può altresì nominare un commissario ad acta, individuato all'interno della stessa amministrazione, per il caso di ulteriore inottemperanza, al fine di provvedere agli atti necessari per il pagamento, comprese le eventuali modifiche di bilancio, a carico e spese dell'amministrazione inadempiente. Tuttavia, il giudice dell'ottemperanza non può esercitare il potere di integrare il titolo azionato, se adottato da un giudice appartenente a un diverso ordine su questione rientrante nella sua giurisdizione, come nel caso dei diritti accessori.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/10/2018

N. 06198/2018 REG.PROV.COLL.

N. 05765/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5765 del 2015, proposto da
Giuseppe Del Plato, rappresentato e difeso dagli avvocati Felice Amato, Tommaso Amato, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Napoli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l’ottemperanza

al giudicato formatosi sul decreto n. 3886 del 25 novembre 2011 - R.G. 1886/2010 della Corte d’Appello di Napoli Terza Sezione civile;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

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