Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18280 del 2 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:18280PEN

Massima

La falsificazione di documenti pubblici, anche abusando della pubblica funzione, integra gravi reati contro la fede pubblica, la cui responsabilità può essere affermata sulla base di dichiarazioni rese nelle indagini preliminari dai coimputati, purché siano valutate nella loro attendibilità intrinseca ed estrinsecamente riscontrate da altri elementi probatori, come il rinvenimento di materiale cartaceo analogo a quello dei documenti contraffatti, le dichiarazioni di testimoni che confermano i contatti tra l'imputato e i coimputati nonché l'abitudine dell'imputato di presentarsi come appartenente ai servizi segreti. La rinuncia alla prescrizione, formulata dall'imputato nel corso del giudizio, è irrevocabile e preclude la possibilità di eccepire successivamente la prescrizione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/03/2018 della CORTE di APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Epidendio Tomaso, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del …

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