Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2826 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:2826SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: In presenza di manufatti edilizi abusivi non sanati né condonati, gli interventi successivi, anche se riconducibili alle categorie della manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione, ripetono le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale alla quale ineriscono strutturalmente. Pertanto, non è ammissibile la prosecuzione di lavori abusivi a completamento di opere che, fino all'eventuale sanatoria, devono ritenersi comunque abusive, con conseguente obbligo del Comune di ordinarne la demolizione. La reiterazione di violazioni edilizie non può produrre un effetto "premiale" sul reo, impedendo sine die l'adozione dei provvedimenti repressivi. Ciò vale anche nel caso in cui sia pendente una istanza di condono, salvo che gli interventi siano eseguiti nel rispetto della procedura di cui all'art. 35 della legge n. 47/1985, con assunzione espressa dei relativi rischi e pericoli.

Sentenza completa

N. 00011/2008
REG.RIC.

N. 02826/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00011/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11 del 2008, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio del medesimo difensore in Napoli, alla via ((omissis)) n°9;

contro

Comune di Ischia, in persona del legale rappresentante pro – tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell’ordinanza n. 173 del 23/10/2007 di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi;

- dell’ordinanza di sospensione dei lavori n. 723247/07 del 9.7.2007 emessa dalla Regione Campania, settore Provinciale del Genio Civile.

Visti il ricorso e i relativi allegat…

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