Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 463 del 2014

ECLI:IT:TARUMB:2014:463SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di permesso di costruire in sanatoria successivamente all'impugnazione di un provvedimento repressivo, come un ordine di demolizione, determina il venir meno dell'interesse al ricorso, rendendo quest'ultimo improcedibile. Ciò in quanto l'istanza di sanatoria comporta la necessità di un nuovo provvedimento sanzionatorio che sostituisce il precedente ordine di demolizione, il quale perde così efficacia. Tale principio opera anche nel caso in cui, contestualmente all'istanza di sanatoria, sia stata presentata richiesta di autorizzazione paesaggistica, la cui acquisizione, seppure condizionata, integra comunque il presupposto per il rilascio del permesso in sanatoria. Pertanto, la presentazione dell'istanza di sanatoria, anche in pendenza di un giudizio avverso il provvedimento repressivo, determina il venir meno dell'interesse al ricorso, rendendo quest'ultimo improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.

Sentenza completa

N. 00317/2006
REG.RIC.

N. 00463/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00317/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 317 del 2006, proposto da:
((omissis)), Urbani Alberino, ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Perugia, piazza Alfani, 4;

contro

Comune di Sant'Anatolia di Narco, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), presso il quale è elettivamente domiciliato in Perugia, piazza Piccinino, 10;

per l'annullamento

del provvedimento 13.06.2006, prot. n. 3185 del Comune di Sant’Anatolia di Narco, con cui è stata respinta la domanda di permesso di costrui…

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