Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45868 del 5 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:45868PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della prova testimoniale nel processo penale deve essere effettuata dal giudice di merito in modo globale e unitario, tenendo conto di tutti gli elementi emersi nel corso del procedimento, senza operare irragionevoli parcellizzazioni o omettere la valutazione di dati obiettivamente incidenti. Il giudice di legittimità, a sua volta, non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare la correttezza logico-giuridica della motivazione, senza poter riesaminare il merito della decisione, salvo che non emerga una manifesta illogicità o contraddittorietà della stessa. In particolare, la credibilità della persona offesa, pur dovendo essere valutata con prudenza e spirito critico, può essere ritenuta attendibile dal giudice di merito sulla base di un concorso di fonti dichiarative convergenti, senza che la mancata conferma di alcuni episodi da parte di altri testi possa automaticamente determinare una valutazione di inattendibilità. Analogamente, le dichiarazioni di un teste, pur se in contrasto con quelle di altri, possono essere liberamente valutate dal giudice di merito, il quale deve dare conto delle ragioni per cui aderisce all'una o all'altra versione, senza che la sola esistenza di un contrasto probatorio determini l'insufficienza della prova. Infine, la precisa individuazione del luogo e del momento in cui si è verificato il fatto non costituisce un requisito essenziale ai fini della qualificazione giuridica della condotta, essendo sufficiente che la frase offensiva sia stata pronunciata in presenza della persona offesa e in condizioni tali da essere da questa percepita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 42/2013 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 27/11/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FLAMINI L. M. che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito, per la parte civile, PANTUSO S., che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Udito il difensore A…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.