Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30056 del 17 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30056PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, in sede di ricorso per cassazione avverso un provvedimento cautelare, non può procedere a una nuova e diversa valutazione degli elementi dimostrativi o a un diverso esame degli elementi materiali e di fatto delle vicende oggetto dell'ordinanza impugnata, essendo il suo controllo limitato alla verifica della completezza e della insussistenza di vizi logici ictu oculi percepibili nella motivazione del provvedimento, senza possibilità di scrutinare la rispondenza della motivazione alle acquisizioni processuali. Le ricostruzioni alternative e le censure sulla selezione e interpretazione del materiale indiziario non sono idonee ad accedere al giudizio di legittimità, quando la motivazione sia, nei suoi contenuti fondamentali, coerente e plausibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Felic - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Gi. Vi. .

avverso l'ordinanza 12 marzo 2009 dal Tribunale di Caltanissetta.

Visti gli atti, l'ordinanza denunciata ed il ricorso.

Udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Presidente Dott. De Roberto.

Udite le conclusioni del Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. Selvaggi Eugenio, che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita' del ricors…

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