Il vincolo urbanistico finalizzato all'esproprio, pur avendo natura conformativa, è soggetto a decadenza quinquennale ai sensi dell'art. 9 del D.P.R. n. 327/2001, decorso il quale l'amministrazione comunale è tenuta a provvedere tempestivamente all'adozione di una nuova disciplina urbanistica per l'area divenuta "bianca", al fine di evitare una situazione di incertezza che lede il diritto di proprietà e la libertà di iniziativa economica del privato proprietario. In caso di inerzia dell'amministrazione, il proprietario ha diritto al risarcimento del danno da ritardo, quantificato in via equitativa, tenendo conto del comportamento di entrambe le parti. Infatti, il ritardo nell'adozione della nuova pianificazione urbanistica, oltre a violare i principi di buona amministrazione di cui all'art. 97 Cost., determina una lesione degli artt. 41 e 42 Cost., in quanto impedisce al proprietario di effettuare scelte di convenienza economica sull'utilizzo del proprio bene. Pertanto, l'amministrazione comunale è tenuta a concludere tempestivamente il procedimento di nuova pianificazione dell'area, al fine di consentire al proprietario di esercitare pienamente il suo diritto di proprietà e la libertà di iniziativa economica.