Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 43096 del 18 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43096PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti si configura quando vi sia la prova di una stabile organizzazione criminale, caratterizzata dalla consapevolezza dei singoli partecipi di far parte del sodalizio e di contribuire alla realizzazione di un programma criminoso duraturo, anche in assenza di una esplicita manifestazione di volontà associativa. Tale prova può essere desunta da "facta concludentia", quali la ripetitività degli episodi di spaccio, l'assiduità di frequentazione dei medesimi luoghi, la costanza dei metodi operativi, i contatti continui tra gli spacciatori, i frequenti viaggi per il rifornimento della droga, le basi logistiche, le forme di copertura e i beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative, sia di tipo gerarchico che mediante divisione dei compiti tra gli associati, nonché la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Tali elementi, pur potendo connotare anche un reato continuato di spaccio, sono idonei a dimostrare l'esistenza del vincolo associativo, in quanto denotano una stabilità operativa di fondo che costituisce il nucleo centrale del rapporto associativo, a prescindere dalla consumazione dei singoli reati programmati. La consapevolezza di ciascun associato di far parte del sodalizio e di parteciparvi con contributo causale alla realizzazione di un duraturo programma criminale può essere provata attraverso comportamenti significativi che si concretino in una attiva e stabile partecipazione, senza che sia necessaria una esplicita manifestazione di volontà associativa. Inoltre, la richiesta di prevalenza delle attenuanti generiche, se formulata in modo generico nell'atto di appello, non richiede una specifica e approfondita motivazione da parte del giudice di secondo grado nel caso in cui abbia ritenuto congrua la pena determinata in primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO ((omissis)) - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

ME. CO., N. IL (OMESSO);

ME. MA., N. IL (OMESSO);

M. M., N. IL (OMESSO);

ME. FE. GI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 13/01/2005 CORTE APPELLO di BARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. BIANCHI LUISA;

Udito il Procuratore Generale in persona del sost. proc. gen. Dr. ((omissis)), che ha concl…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.