Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2850 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:2850SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo è un atto vincolato, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla valutazione delle ragioni di interesse pubblico sottese alla determinazione assunta o della comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati. Il presupposto per l'adozione dell'ordine di demolizione è costituito esclusivamente dalla constatata esecuzione dell'opera in difformità dal titolo abilitativo o in sua assenza, con la conseguenza che il provvedimento, ove ricorrano i predetti requisiti, è sufficientemente motivato con la descrizione delle opere abusive e il richiamo alla loro accertata abusività. Inoltre, per gli atti repressivi degli abusi edilizi che hanno natura urgente e vincolata, non sono richiesti apporti partecipativi dei soggetti destinatari nemmeno quanto alla determinazione dell'area di sedime, che potrà sempre essere meglio specificata nella successiva fase dell'accertamento dell'inottemperanza. Il decorso del tempo, lungi dal radicare in qualche misura la posizione giuridica dell'interessato, rafforza piuttosto il carattere abusivo dell'intervento, non determinando l'insorgenza di uno stato di legittimo affidamento e non innestando in capo all'amministrazione uno specifico onere di motivazione, in quanto l'ordinamento tutela l'affidamento di chi versa in una situazione antigiuridica soltanto laddove esso presenti un carattere incolpevole, mentre la realizzazione di un'opera abusiva si concretizza in una volontaria attività del costruttore realizzata contra legem. L'ordine di demolizione presenta un carattere rigidamente vincolato e non richiede né una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione fra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento in loco dell'immobile, ciò in quanto non può ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva che il tempo non può in alcun modo legittimare.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/07/2020

N. 02850/2020 REG.PROV.COLL.

N. 02792/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2792 del 2008 proposto dalla Sig.ra Botta Patrizia, rappresentata e difesa dall’avv. Angelasofia Barbato e con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR di Napoli;

contro

Comune di Arzano di Napoli in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Giuliano Agliata e con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Via G. Porzio Centro Direz. is.G8;

per l'annullamento

dell’ordinanza di demolizione n.11/08 del 22/2/2008.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Vista la costituzione del Comune di Arzano;

Vista la domanda di prelievo depositata da pa…

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