Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 3725 del 27 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:3725PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro di persona a scopo di estorsione si configura quando la privazione della libertà personale di un soggetto è finalizzata al conseguimento di un ingiusto profitto o vantaggio, anche di natura non patrimoniale, per il soggetto attivo del reato. Tale finalità estorsiva sussiste anche quando l'agente mira ad ottenere, come prezzo della liberazione della vittima, il possesso di un documento di identità altrui, a prescindere dall'effettivo utilizzo di tale documento e dalla sua concreta utilità economica per l'agente o per i suoi complici. Ciò in quanto il dolo specifico del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione si realizza con il perseguimento di qualsiasi utilità rilevante per il diritto, che costituisca un vantaggio per il soggetto attivo, senza necessità che tale vantaggio abbia natura patrimoniale. La ricostruzione compiuta dai giudici di merito, fondata sull'analisi delle conversazioni telefoniche intercettate, che hanno evidenziato il contrasto tra i gruppi criminali per il controllo dell'attività di prostituzione e la finalità di ottenere il documento di identità della vittima come prezzo della sua liberazione, integra in modo logico e coerente gli elementi costitutivi del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, senza incorrere in vizi di contraddittorietà o illogicità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 2/12/2014 della Corte di assise di appello di Milano visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Emilia Anna Giordano;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. ORSI Luigi che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 2 dicembre 2014 la Corte di assise di appello di Milano ha confe…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.