Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15327 del 23 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15327PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306/1992 può essere disposto quando risulti una sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio accumulato, in assenza di specifiche e verificate allegazioni da parte dell'interessato circa la legittima provenienza dei beni, essendo sufficiente l'accertamento della mera sproporzione per far scattare la presunzione iuris tantum di illecita accumulazione patrimoniale, la quale può essere superata solo attraverso la dimostrazione della legittima provenienza dei beni, anche attingendo al patrimonio legittimamente accumulato in precedenza. Il giudice, nel valutare la legittima provenienza dei beni, deve tenere conto non solo della capacità reddituale dichiarata, ma anche della effettiva disponibilità economica dell'indagato, desumibile da elementi concreti, come l'acquisizione di beni in epoca prossima all'accertamento, la quale deve risultare proporzionata alla disponibilità economica complessiva, anche pregressa, dell'indagato. Pertanto, il mero riferimento a redditi o disponibilità economiche risalenti nel tempo non è sufficiente a superare la presunzione di illecita accumulazione patrimoniale, ove non risulti proporzionato all'acquisizione del bene sottoposto a sequestro.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/11/2020 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Claudio Cerroni;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cuomo Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 23 novembre 2020 il Tribunale di Napoli, in funzione di Giudice del riesame dell…

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