L'Amministrazione capitolina è tenuta, ai sensi dell'art. 52 del Regolamento del Commercio su area pubblica, a valutare la domanda di conversione di una "licenza anomala" in posteggio fisso presentata dal titolare entro il termine di 30 giorni dall'approvazione della relativa disciplina, indipendentemente dalla precedente occupazione del posteggio richiesto o dalla sua disponibilità, e, in caso di rigetto della domanda, a proporre una collocazione alternativa limitrofa. L'Amministrazione non può limitarsi a trasferire gli atti ad altro Municipio ritenuto competente, senza esaminare nel merito l'istanza di conversione e senza indicare un sito alternativo, pena l'illegittimità del provvedimento di diniego. La competenza per la definizione della domanda di conversione spetta al Municipio in cui il richiedente intende esercitare l'attività, scegliendo tra i luoghi indicati nel titolo posseduto, e non al Municipio che ha originariamente rilasciato l'autorizzazione "anomala". L'Amministrazione è pertanto tenuta a riesaminare la domanda di conversione presentata dal titolare dell'autorizzazione "anomala", valutando la possibilità di assegnare un posteggio alternativo limitrofo a quello abitualmente occupato, in conformità ai principi stabiliti dalla giurisprudenza in materia.