Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 139 del 2020

ECLI:IT:TARVEN:2020:139SENT

Massima

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La distanza minima di 10 metri tra pareti finestrate di edifici antistanti, prevista dall'art. 9 del D.M. 1444/1968, costituisce una norma imperativa volta a garantire l'interesse pubblico all'ordinato sviluppo edilizio e alla tutela della salute dei cittadini, la cui applicazione non può essere elusa in ragione di circostanze quali l'altezza della parete, il fatto che si tratti di una sopraelevazione o che la parete del fabbricato preesistente sia cieca, essendo il rispetto di tale distanza dovuto con riferimento all'intera parete e non solo alle sue porzioni finestrate. Pertanto, il rilascio di un permesso di costruire in violazione di tale prescrizione normativa, comporta l'illegittimità del provvedimento, a prescindere dalla posizione giuridica soggettiva del ricorrente, essendo l'interesse tutelato dalla norma di natura pubblicistica e non meramente privatistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/02/2020

N. 00139/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01395/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1395 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Chioggia, via F. Crispi 180/A;

contro

-OMISSIS-, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Chioggia, corso del Popolo 1193 (Municipio);

nei confronti

-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Regis…

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