Cassazione penale Sez. III sentenza n. 9087 del 6 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:9087PEN

Massima

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La confisca di denaro ai sensi dell'art. 240 c.p. e dell'art. 7-bis e 73 del D.P.R. n. 309/1990 è ammissibile solo quando sussiste un nesso di pertinenzialità tra il denaro e il reato per il quale l'imputato è stato condannato, in quanto il denaro deve costituire il profitto o il prezzo del reato stesso. Nel caso di condanna per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai sensi dell'art. 73, comma 5, D.P.R. n. 309/1990, la semplice detenzione della sostanza non è sufficiente a giustificare la confisca del denaro trovato nella disponibilità dell'imputato, essendo necessario dimostrare che tale denaro costituisca il provento diretto ed immediato della cessione della droga. La mera composizione della somma di denaro e la presenza di annotazioni riconducibili a presunti acquirenti non sono elementi sufficienti a provare il nesso di pertinenzialità tra il denaro e il reato contestato, in assenza di una specifica motivazione che dimostri il collegamento eziologico tra il denaro e la condotta illecita per la quale è stata emessa la condanna. La confisca del denaro, pertanto, può essere disposta solo quando sia provato che esso costituisca il prezzo o il profitto del reato per il quale l'imputato è stato condannato, non potendo estendersi ad altre condotte illecite non oggetto della declaratoria di responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LIBERATI Giovanni - Presidente

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/02/2019 del TRIBUNALE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere SEMERARO LUCA;
lette le conclusioni del PG;
Il PG chiede il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Roma, con la sentenza del 20 febbraio 2019, ha applicato a (OMISSIS) la pena di anni uno e mesi sei di reclusione ed Euro 2.000,00 di multa, con la sospensione condizionale della pena, per il delitto Decreto del Presidente della Repubblica n. 309 de…

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