Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8937 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:8937SENT

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: La sanzione amministrativa accessoria della chiusura temporanea dell'esercizio commerciale, prevista dall'art. 3, comma 16, della legge n. 94/2009, può essere legittimamente irrogata soltanto nei casi di "indebita occupazione di suolo pubblico" e non anche nelle ipotesi di mera inosservanza delle prescrizioni contenute nel titolo concessorio rilasciato per l'occupazione del suolo pubblico. Infatti, il principio di tassatività che governa l'applicazione delle sanzioni amministrative impone un'interpretazione restrittiva della norma, che non consente di estendere la misura interdittiva della chiusura dell'esercizio anche alle violazioni consistenti nella difformità rispetto alle condizioni fissate nell'atto concessorio. Pertanto, l'ordine di chiusura dell'esercizio commerciale per un periodo di cinque giorni, adottato in ragione della sola inosservanza delle prescrizioni relative all'occupazione del suolo pubblico, risulta illegittimo, mentre rimane valido l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi mediante rimozione delle difformità accertate. La domanda di risarcimento dei danni è infondata, in quanto la ricorrente ha proseguito nell'esercizio dell'attività senza soluzione di continuità in forza della misura cautelare disposta dal giudice amministrativo.

Sentenza completa

N. 03090/2013
REG.RIC.

N. 08937/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03090/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3090 del 2013, proposto da:
Soc. Gardenia 2000 s.r.l., in persona del suo legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Antonino Ilacqua, con domicilio eletto presso Antonino Ilacqua in Roma, via F. Siacci, 38;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa per legge dall'avv. Alessandro Rizzo, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l’annullamento della D.D. n. 15 del 26 marzo 2013, recante:

1)ordine di “immediato ripristino dello stato dei luoghi a cura e spese dell’interessato mediante l’immediata rimozione delle diffo…

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