Cassazione penale Sez. I sentenza n. 31013 del 11 agosto 2022

ECLI:IT:CASS:2022:31013PEN

Massima

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Il diritto di difesa del detenuto nel procedimento disciplinare penitenziario richiede che la contestazione dell'addebito gli sia comunicata con un congruo termine prima della convocazione del Consiglio di disciplina, al fine di consentirgli di predisporre adeguatamente la propria difesa. Tuttavia, la violazione di tale prescrizione procedurale deve essere eccepita dal detenuto al momento dell'apertura dell'udienza disciplinare, a pena di decadenza, in applicazione delle disposizioni in materia di nullità processuale. Pertanto, il mancato rispetto del termine tra la contestazione dell'addebito e la convocazione del Consiglio di disciplina non determina automaticamente l'illegittimità del procedimento, se il detenuto non ha eccepito tempestivamente la violazione del proprio diritto di difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesc - rel. Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ministero della Giustizia - Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria;
nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/09/2021 del TRIB. SORVEGLIANZA di L'AQUILA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FRANCESCO ALIFFI;
lette le conclusioni del PG Dr. RICCARDI GIUSEPPE, che ha chiesto annullarsi con rinvio il provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata nel preambolo il Tribunale di sorveglianza d…

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