Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 367 del 2024

ECLI:IT:TARAQ:2024:367SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, essendo un atto dovuto e rigidamente ancorato al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente la mera constatazione dell'esecuzione dell'opera in difformità dalla concessione o in assenza di quest'ultima. La nozione di "responsabile dell'abuso" di cui all'art. 35 del T.U. Edilizia ricomprende non solo colui che ha posto in essere materialmente la violazione contestata, ma anche chi, avendo la disponibilità dell'immobile e quale detentore o utilizzatore, deve provvedere alla demolizione per ripristinare l'ordine violato. L'onere di fornire la prova dell'epoca di realizzazione di un abuso edilizio incombe sull'interessato e non sull'amministrazione, la quale, in presenza di un'opera non assistita da un titolo edilizio che la legittimi, ha solo il potere-dovere di sanzionarla ai sensi di legge e di adottare, ove ricorrano i presupposti, il provvedimento di demolizione. L'espropriazione si conclude con il decreto di esproprio, che individua i beni espropriati e quantifica l'indennità riconosciuta ai proprietari, sicché tale provvedimento è pienamente efficace, mentre l'istituto della retrocessione non può applicarsi al Comune che abbia acquistato il terreno dal Consorzio BIM, in quanto terzo rispetto alla procedura espropriativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/07/2024

N. 00367/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00392/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 392 del 2022, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Valle Castellana, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell’atto di Diffida del Comune di Valle Castellana, Prot. n. 5537 del 19.07.22, notificato in pari data con il quale si “diffida per le motivazioni descritte in narrativa che qui i intendon…

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