Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40697 del 9 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40697PEN

Massima

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Il luogo di consumazione del delitto di accesso abusivo a sistema informatico di cui all'art. 615-ter c.p., anche nella forma aggravata dalla natura di interesse pubblico del sistema violato, coincide con il luogo in cui l'agente, mediante elaboratore elettronico o altro dispositivo, supera le misure di sicurezza apposte dal titolare per selezionare gli accessi e tutelare la banca dati memorizzata nel sistema centrale, ovvero vi si mantiene eccedendo i limiti dell'autorizzazione ricevuta, in quanto il sistema telematico per il trattamento dei dati condivisi tra più postazioni è unitario e, per la sua capacità di rendere disponibili le informazioni in condizioni di parità a tutti gli utenti abilitati, assume rilevanza il luogo di ubicazione della postazione remota dalla quale avviene l'accesso e non il luogo in cui si trova l'elaboratore centrale. Pertanto, ai fini della determinazione della competenza per territorio, il giudice competente a conoscere dei reati di accesso abusivo a sistema informatico e di frode informatica è quello del luogo in cui si trova la postazione remota dalla quale è stato effettuato l'accesso abusivo, anche in applicazione dei criteri suppletivi di cui all'art. 9, commi 2 e 3, c.p.p., quali il luogo dell'ultimo domicilio conosciuto dell'imputato e la sede dell'ufficio del pubblico ministero che ha iscritto per primo la notitia criminis.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul conflitto di competenza sollevato da:
GUP TRIBUNALE ROMA;
nei confronti di:
TRIBUNALE MILANO;
con l'ordinanza n. 19714/2014 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di ROMA, del 15/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRINI ENRICO GIUSEPPE;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO ((omissis)), che ha indicato la competenza del Tribunale di Milano.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 17.10.2013 il Tribunale di Milano ha dichiarato la propria incompetenza territoriale a giudicare i…

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