Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48614 del 29 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48614PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura anche quando l'agente, pur non avendo concorso nel furto o nella ricezione del bene di provenienza delittuosa, usa la conoscenza del fatto che la vittima è stata privata di un determinato bene come mezzo di pressione morale per costringerla a versare una somma di denaro al fine di rientrare in possesso della refurtiva. In tal caso, la minaccia implicita, quale elemento costitutivo del reato ex art. 629 c.p., è insita nel pericolo di perdere definitivamente il bene sottratto se non si ottempera all'invito di effettuare il pagamento richiesto, a prescindere dalla concreta capacità dell'agente di dare seguito alla minaccia. Ai fini dell'integrazione del concorso di persone nel reato di estorsione, è sufficiente la coscienza e volontà di contribuire, con il proprio comportamento, al raggiungimento dello scopo perseguito da colui che esercita la pretesa illecita, salvo che l'intervento dell'intermediario abbia avuto la sola finalità di perseguire l'interesse della vittima e sia stato dettato da motivi di solidarietà umana. La valutazione complessiva degli elementi probatori, anche di natura indiziaria, non può essere omessa dal giudice di merito, il quale è tenuto a fornire una motivazione puntuale e adeguata in caso di riforma in senso assolutorio della sentenza di condanna di primo grado, dando conto delle ragioni della difforme conclusione adottata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. DE SANTIS A. - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. MONACO Marco M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI CATANZARO;
nonche' da:
1) (OMISSIS), n. in (OMISSIS);
2) (OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza resa in data 7/2/2019 dalla Corte d'Appello di Catanzaro;
Visti gli atti, la sentenza impugnata e i ricorsi;
udita nell'udienza pubblica del 29/10/2019 la relazione del Cons. Dott. Anna Maria De Santis;
udita la requisitoria del Sost.Proc.Gen., Dott. ZACCO Franca, che ha concluso per l'annullamen…

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