Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48340 del 7 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:48340PEN

Massima

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Il diritto di critica e di manifestazione del pensiero, anche se esercitato in modo aspro e polemico, non è punibile penalmente quando sia motivato da uno stato d'ira determinato da un fatto ingiusto putativo, ossia da una ragionevole, anche se erronea, opinione dell'illiceità del comportamento altrui. In tali casi, infatti, la condotta offensiva della reputazione altrui è scriminata dall'esercizio del diritto di critica, purché l'espressione usata non risulti sproporzionata rispetto allo scopo perseguito e non travalichi i limiti della continenza verbale. Il giudice, nel valutare la sussistenza dello stato d'ira determinato da un fatto ingiusto putativo, deve tenere conto di tutte le circostanze del caso concreto, comprese le eventuali provocazioni subite dalla persona offesa, al fine di accertare se l'espressione utilizzata sia stata effettivamente proporzionata e contenuta entro i limiti del diritto di critica. Pertanto, l'esercizio del diritto di critica, anche se aspro e polemico, non è punibile penalmente quando sia motivato da uno stato d'ira determinato da un fatto ingiusto putativo, purché l'espressione usata non risulti sproporzionata rispetto allo scopo perseguito e non travalichi i limiti della continenza verbale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ORVIETO;
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 29/2011 GIUDICE DI PACE di ORVIETO, del 08/07/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Filippi Paola, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito, per la parte civile, Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell…

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