Consiglio di Stato sentenza n. 5831 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:5831SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, nell'esercizio della propria funzione di controllo giurisdizionale sull'attività amministrativa, ha affermato il principio secondo cui la Soprintendenza, nell'esprimere il parere di compatibilità paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004, gode di ampia discrezionalità tecnico-specialistica, sindacabile in sede giurisdizionale solo per difetto di motivazione, illogicità manifesta o errore di fatto conclamato. In particolare, il Consiglio di Stato ha ritenuto che il parere negativo della Soprintendenza, motivato sulla base della rilevata incompatibilità dell'intervento di lottizzazione con il contesto paesaggistico tutelato, non fosse affetto da vizi di incongruità o illogicità, avendo la Soprintendenza adeguatamente esplicitato le ragioni per cui l'intervento proposto avrebbe determinato una significativa alterazione della morfologia, dell'orografia e della compagine vegetazionale dell'area, introducendo elementi estranei ed incongrui rispetto ai caratteri compositivi, percettivi e simbolici del contesto paesaggistico di alto valore. Il Consiglio di Stato ha altresì affermato che la Soprintendenza non è vincolata dai precedenti pareri favorevoli resi da altre amministrazioni, in quanto il nuovo regime introdotto dall'art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004 le attribuisce una valutazione di "merito amministrativo" sulla compatibilità paesaggistica, non più limitata ad un mero sindacato di legittimità. Pertanto, la Soprintendenza può legittimamente discostarsi da valutazioni precedenti, purché la motivazione del nuovo parere negativo sia adeguata e non affetta da vizi logici o di manifesta illogicità. Infine, il Consiglio di Stato ha ritenuto che l'amministrazione non sia tenuta a confutare in modo analitico ogni singola osservazione formulata dal privato, essendo sufficiente una motivazione che faccia comprendere le ragioni del mancato accoglimento delle stesse.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/10/2020

N. 05831/2020REG.PROV.COLL.

N. 00506/2017 REG.RIC.

N. 00507/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 506 del 2017, proposto da
Comune di Tuoro sul Trasimeno, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), n. 2;

contro

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ((omissis)) e Paesaggio dell'Umbria, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;

nei confronti

Consorzi…

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