Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27983 del 9 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:27983PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: L'interesse a proporre un'impugnazione deve sussistere non solo al momento della proposizione del gravame, ma anche al momento della decisione. Pertanto, qualora nel corso del procedimento si verifichi una sopravvenuta carenza di interesse, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile ai sensi dell'art. 568, comma 4, c.p.p., in quanto la pretesa teorica di ottenere una pronuncia sull'esattezza giuridica della decisione impugnata non costituisce un interesse concreto ed attuale. In tali casi, non ricorrendo una ipotesi di soccombenza del ricorrente, deve essere esclusa la condanna al pagamento delle spese del procedimento e al versamento della somma alla cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 27/11/2007 TRIB. SORVEGLIANZA di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Presidente Dott. CHIEFFI SEVERO;

lette le conclusioni del P.G. inammissibilita' del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

Avverso l'ordinanza 27/11/2007 - con la quale il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha rigettato l'istanza di affidamento in prova e dichiarato inammissibi…

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