Cassazione penale Sez. V sentenza n. 46486 del 2 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46486PEN

Massima

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Il provvedimento del Tribunale che decide sull'istanza di revoca della misura di prevenzione della confisca ai sensi della Legge n. 1423 del 1956, art. 7, è impugnabile con appello e non con ricorso per cassazione, in applicazione analogica della disciplina prevista dall'art. 4 della medesima legge, in quanto la giurisprudenza di legittimità ha costantemente affermato tale principio. La Corte di cassazione, pertanto, qualifica l'impugnazione proposta come appello e dispone la trasmissione degli atti alla Corte d'appello competente per il relativo giudizio, superando la qualificazione originaria data dal ricorrente all'atto introduttivo. Tale principio si fonda sulla ratio di garantire una tutela piena ed effettiva al destinatario della misura di prevenzione, consentendogli di sottoporre la decisione del Tribunale al vaglio di un giudice di secondo grado, in analogia con la disciplina prevista per le misure di prevenzione personali. La Corte di cassazione, nel qualificare correttamente l'impugnazione, assicura l'applicazione di tale principio di diritto, volto a tutelare le garanzie difensive del destinatario della confisca, in linea con l'orientamento giurisprudenziale consolidato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 339/2008 TRIBUNALE di PALERMO, depositata il 29/10/2008;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SAVANI Piero;

lette le conclusioni del PG Dott. SALVI G. che ha chiesto la qualificazione dell'impugnazione come appello e la trasmissione degli atti alla C.A. di Palermo.

IN FATTO E DIRITTO

TA. Gi. ricorre per Cassazione avverso il decreto in …

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