Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7320 del 21 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7320PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del giudizio di riesame delle misure cautelari personali, può verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato in relazione alla valutazione degli elementi indizianti, secondo i canoni della logica e i principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter sindacare una diversa ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito. In particolare, ai fini dell'adozione di una misura cautelare, è sufficiente la sussistenza di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessaria la prova piena del reato contestato secondo i criteri di cui all'art. 192 c.p.p. La nozione di "gravi indizi di colpevolezza" di cui all'art. 273 c.p.p. non si atteggia allo stesso modo in cui il termine "indizi" viene utilizzato quale elemento di prova idoneo a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Inoltre, la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, è prevalente, in quanto speciale, rispetto alla norma generale stabilita dall'art. 274 c.p.p., sicché, se il titolo cautelare riguarda i reati previsti dall'art. 275 c.p.p., comma 3, detta presunzione fa ritenere sussistente, salvo prova contraria non desumibile dalla sola circostanza relativa al mero decorso del tempo, i caratteri di attualità e concretezza del pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Lucian - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. CIANFROCCA P - rel. Consigliere

Dott. MINUTILLO T. Marzia - Consigliere

Dott. SARACO Antoni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro l'ordinanza del Tribunale di Roma del 24.5.2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Pierluigi Cianfrocca;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Mastroberardino Paola, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 24-5.27.7.2002 il Tribunale di Roma, decidendo…

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