Consiglio di Stato sentenza n. 8520 del 2009

ECLI:IT:CDS:2009:8520SENT

Massima

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Il potere di annullamento d'ufficio di un atto amministrativo, quale la concessione edilizia, deve essere esercitato dalla pubblica amministrazione nel rispetto del principio di proporzionalità, attraverso una adeguata ponderazione comparativa tra l'interesse pubblico alla rimozione dell'atto illegittimo e l'interesse privato al mantenimento degli effetti del provvedimento ampliativo della sfera giuridica del destinatario, avuto riguardo al legittimo affidamento maturato da quest'ultimo in ragione del tempo trascorso dal rilascio dell'atto e dell'avvenuta esecuzione dei lavori. La motivazione dell'atto di annullamento d'ufficio deve dare conto in modo specifico e concreto della sussistenza di un interesse pubblico attuale e prevalente rispetto a quello privato, senza limitarsi a mere affermazioni stereotipate sulla lesività dell'atto per l'assetto urbanistico-edilizio. Inoltre, l'amministrazione deve valutare l'eventuale incidenza di sopravvenute varianti urbanistiche che possano aver modificato il quadro normativo di riferimento, nonché verificare puntualmente la situazione degli standard urbanistici, senza poter ribaltare sull'interessato l'onere di dimostrare la sufficienza delle opere di urbanizzazione. Infine, il ritardo ingiustificato nell'adozione del provvedimento di annullamento, intervenuto a distanza di oltre due anni dal rilascio della concessione edilizia e a circa quindici mesi dalla comunicazione di avvio del procedimento, integra un vizio di eccesso di potere per irragionevolezza e contraddittorietà dell'azione amministrativa, in quanto tale ritardo rafforza il legittimo affidamento del privato sulla conservazione degli effetti del titolo edilizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la presente DECISIONE Sul ricorso numero di registro generale 4050 del 2008, proposto da: Comune di Ma., rappresentato e difeso dall'avv. Gi. La., con domicilio eletto presso Gi. La., in Ro., via C. Mo., (...); contro Du. Em. Un. S.n.c., costituitasi in giudizio, rappresentata e difesa dall'avv. Ma. Di Ra., con domicilio eletto presso Ma. Di Ra., in Ro., via Sa., (...); Cl. Ci., non costituitosi in giudizio; per la riforma della sentenza del TAR LAZIO - ROMA - Sezione II BIS n. 02221/2007, resa tra le parti, concernente ANNULLAMENTO CONCESSIONE EDILIZIA. Visto il ricorso, con i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio della società appellata; Visto che non si è costituito in giudizio l'altro privato appellato; Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive domande e difese; Visti gli atti tutti della …

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