Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1925 del 18 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1925PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare la pena in continuazione, può fare riferimento al criterio della pena, rispettivamente da irrogarsi e già irrogata, previsto dall'articolo 671 c.p.p. e articolo 187 disp. att. c.p.p., per il giudice dell'esecuzione, al fine di apprezzare e comparare la gravità dei reati. La quantificazione dell'aumento di pena per ogni singolo reato satellite, che perde la propria autonomia sanzionatoria in virtù del vincolo della continuazione, deve essere effettuata dal giudice di merito facendo riferimento alla pena per la violazione in concreto più grave e agli elementi specifici che caratterizzano ogni singolo fatto, senza che rilevi la circostanza che uno o più di questi si sia arrestato allo stadio del tentativo. Il giudice è tenuto esclusivamente a dare conto delle ragioni per le quali ha ritenuto di addivenire ad una diversa e più grave determinazione della pena da applicare in continuazione. Inoltre, le violazioni di legge che costituiscono oggetto di doglianza, in ipotesi verificatesi nel corso del giudizio di primo grado, devono essere dedotte con i motivi di appello, in ossequio a quanto stabilito dall'articolo 606 c.p.p., comma 3, e non possono essere sollevate per la prima volta in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IMPERIALI Luciano - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/04/2019 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MONACO ((omissis))IA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ROMANO GIULIO che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE d'APPELLO di PALERMO, con sentenza del 9/4/2019, ha confermato la sentenza pronunciata dal GI…

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