Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49064 del 11 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:49064PEN

Massima

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Il reato di diserzione impropria di cui all'art. 148 c.p.m.p., n. 2, si configura quando il militare, pur legittimamente assente dal reparto per motivi di salute, non si presenta senza giustificato motivo al reparto di appartenenza o ad altra autorità militare entro i cinque giorni successivi alla scadenza del termine prefissato per il rientro. Il giustificato motivo che esclude l'antigiuridicità della condotta deve avere carattere transitorio e improvviso, non potendosi ricondurre a uno stato fisico o a un'esigenza permanente, preesistente all'inizio dell'assenza dal servizio, in quanto tali situazioni incidono sull'attitudine in sé del soggetto a prestare il servizio militare e non sulla presenza al reparto tutelata dalla norma incriminatrice. Pertanto, il militare affetto da patologia cronica, pur non idoneo al servizio, commette il reato di diserzione se, in violazione degli obblighi di disciplina e di rispetto dei rapporti gerarchici, omette di presentarsi alle competenti autorità deputate all'accertamento della sua inidoneità, sottraendosi alle verifiche sanitarie disposte dall'amministrazione militare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 130/2013 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA del 11/06/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza del 08/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere dott. Angela Tardio;
udito il Procuratore Generale in persona del dott. Luigi Maria Flamini, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 21 febbraio 20…

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