Cassazione penale Sez. II sentenza n. 55212 del 10 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:55212PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, non è tenuto a raggiungere la prova piena del reato secondo i criteri di cui all'art. 192 c.p.p., comma 2, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Pertanto, il ricorso per cassazione che denunci l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza è ammissibile solo se denuncia la violazione di specifiche norme di legge o la manifesta illogicità della motivazione, ma non quando si risolve in una mera diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Inoltre, in tema di intercettazioni, l'interpretazione del linguaggio e del contenuto delle conversazioni costituisce questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di merito, che si sottrae al sindacato di legittimità se motivata in conformità ai criteri della logica e delle massime di esperienza. Infine, ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, è sufficiente che il giudice dia conto della particolare gravità della condotta posta in essere dall'indagato, nonché dei suoi precedenti penali specifici, senza che sia necessaria una valutazione particolarmente approfondita della distanza temporale del fatto commesso, quando la misura cautelare applicata risulti proporzionata alla gravità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria D. - rel. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Catanzaro il 28 marzo 2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORSELLINO MARIA DANIELA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ANIELLO Roberto che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Catanzaro ha confermato l'or…

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