Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12474 del 3 aprile 2012

ECLI:IT:CASS:2012:12474PEN

Massima

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Il proprietario o il diretto utilizzatore di un terreno hanno l'obbligo giuridico di impedire l'abbandono e lo smaltimento incontrollato di rifiuti sul proprio fondo, anche se effettuati da terzi, essendo chiamati a rispondere del reato di gestione non autorizzata di rifiuti ai sensi dell'art. 256, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 152/2006, qualora omettano di vigilare sull'operato di chi esegue lavori di movimentazione di terra e materiali nel loro terreno. Il reato di cui all'art. 256, commi 1 e 2, del d.lgs. n. 152/2006 non configura un reato proprio, potendo essere commesso anche da soggetti non esercenti professionalmente l'attività di gestione dei rifiuti. La valutazione degli elementi di prova e l'accertamento della responsabilità penale rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivato e privo di vizi logici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

2) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

3) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 625/2008 TRIBUNALE di PRATO, del 23/09/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ELISABETTA ROSI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio;

udito il difensore avv. (OMESSO) …

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