Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal sig. Antonio Pansa avverso l'ordinanza di demolizione emessa dal Comune di Amalfi, ha rilevato il sopravvenuto difetto di interesse del ricorrente alla prosecuzione del giudizio. Pertanto, il Tribunale ha dichiarato l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di lite tra le parti, in considerazione della peculiarità e delle circostanze della controversia. La massima che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile qualora sopravvenga il difetto di interesse del ricorrente alla prosecuzione del giudizio, circostanza che legittima la compensazione integrale delle spese di lite tra le parti, in ragione delle peculiarità e delle specifiche circostanze della controversia. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a ottenere una pronuncia sul merito della controversia determina l'improcedibilità del ricorso, con conseguente compensazione delle spese di giudizio, qualora le peculiarità e le circostanze della fattispecie lo giustifichino. Tale principio si fonda sull'esigenza di garantire l'economia processuale e l'efficienza dell'azione amministrativa, evitando l'inutile prosecuzione di giudizi privi di utilità per le parti. La massima, formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, esprime il principio di diritto enucleato dalla sentenza in modo autosufficiente e applicabile a casi analoghi, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali.