Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2737 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:2737SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di compatibilità paesaggistica e l'ordine di rimozione delle opere non autorizzate, nonché il successivo diniego di accertamento di conformità, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'omessa o erronea indicazione nel provvedimento impugnato del termine per ricorrere non è causa autonoma di illegittimità dello stesso, rappresentando soltanto una mera irregolarità, e non giustifica l'automatica concessione del beneficio della rimessione in termini per errore scusabile, dovendo a tal fine verificarsi, caso per caso, che la mancata o erronea indicazione abbiano determinato un'obiettiva incertezza sugli strumenti di tutela utilizzabili dall'interessato. 2. Quando la tettoia abusiva sia di consistenza oggettivamente notevole e, quindi, in grado di alterare in modo significativo l'assetto del territorio, essa si sottrae per ciò stesso ad una definizione in termini di pertinenza e precarietà e richiede il rilascio di un adeguato titolo concessorio, anche se dovesse trovarsi in rapporto con altro bene (cd. principale) e quantunque sia potenzialmente smontabile. 3. Le opere edilizie realizzate, aventi dimensioni di circa 19 mq e 22 mq, non possono essere considerate "opere interne" di cui all'art. 20 della l.r. n. 4/2003, in quanto obiettivamente non appaiono destinate alla soddisfazione di esigenze temporanee e contingenti, ma volte a fornire un'utilità indefinitamente prolungata nel tempo.

Sentenza completa

Pubblicato il 15/09/2023

N. 02737/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00806/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 806 del 2016, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Nicola Messina, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Palermo, via Simone Cuccia, n.45;

contro

- l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, con domicilio fisico in Palermo, via Valerio Villareale, n. 6;
- il Comune di San…

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