Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5222 del 3 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5222PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato abrogato dal D.Lgs. n. 7 del 2016, non può più costituire il presupposto per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato e, di conseguenza, per l'adozione di statuizioni civili a suo carico. Infatti, il venir meno del nesso sostanziale tra il fatto penalmente rilevante e l'imputato determina la preclusione a decidere in merito agli effetti civili, in applicazione del principio del collegamento necessario tra condanna penale e statuizioni civili, nonché della regola della tassatività della deroga prevista dall'art. 578 c.p.p. e della diversa disciplina sancita dal D.Lgs. n. 8 del 2016, art. 9, per gli illeciti oggetto di depenalizzazione, non applicabile in via analogica alle ipotesi di abolitio criminis dal D.Lgs. n. 7 del 2016. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio, con conseguente revoca delle statuizioni civili adottate in favore della parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/09/2015 del TRIBUNALE di MONDOVI';
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 17/01/2017, la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ORSI Luigi, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e la revoca delle statuizioni civili.
RITENUTO IN FATT…

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