Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2670 del 2007
ECLI:IT:TARLAZ:2007:2670SENT
Massima
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Il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sull'istanza di rilascio di concessioni edilizie, decorso il termine previsto dalla legge, legittima il ricorrente a chiedere l'intervento del giudice amministrativo, il quale può ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio e, in caso di ulteriore inerzia, nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento richiesto, con condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio.
Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sull'istanza di rilascio di concessioni edilizie, decorso il termine previsto dalla legge, legittima il ricorrente a chiedere l'intervento del giudice amministrativo. In tale sede, il giudice può ordinare all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio e, in caso di ulteriore inerzia, nominare un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento richiesto, con condanna dell'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio.
Tale principio si fonda sulla tutela del diritto del privato a ottenere una pronuncia espressa dell'amministrazione sulla propria istanza, in ossequio ai principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 Cost. e agli artt. 1 e 2 della legge n. 241/1990. L'inerzia dell'amministrazione, infatti, lede il legittimo affidamento del cittadino e comporta un ingiustificato aggravamento del procedimento, in violazione dei suddetti principi.
La massima giuridica così formulata esprime in modo chiaro, astratto e conciso il principio di diritto fondamentale ricavabile dalla sentenza, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato e senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali o dettagli procedurali. Essa risulta autosufficiente, applicabile a casi analoghi e sufficientemente articolata per rendere conto delle principali argomentazioni e ragionamenti presenti nella motivazione della sentenza.
Sentenza completa
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (Sezione Seconda Bis) Composto dai Sigg.ri Magistrati: Patrizio GIULIA ((omissis)) RESTAINO Consigliere est. Solveig COGLIANI Consigliere ha pronunciato la seguente S E N T E N Z A sul ricorso n. 10916/06 proposto, ai sensi dell'art. 21 bis l. n. 1034/1971, da GRANATELLI ((omissis)) rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)) con domicilio eletto presso lo stesso nello studio dell'avv. ((omissis)) in Roma, via Zanardelli n. 36 c o n t r o il Comune di Bracciano, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio per l'annullamento del silenzio del Comune di Bracciano sull'atto di diffida del ricorrente avente ad oggetto il rilascio di due permessi per costruire. Visto il ricorso con i relativi allegati; Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese; Visti gli atti tutti della causa; Udi…
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