Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45325 del 7 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:45325PEN

Massima

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Il reato di detenzione abusiva di munizioni, ai sensi della L. n. 110 del 1975, art. 26, si configura anche per le cartucce caricate a "pallettoni", ossia a pallini di numerazione compresa tra il 5/0 e l'11/0, in quanto qualificate come munizioni spezzate, per le quali non è obbligatoria la denuncia di detenzione solo fino al numero di mille nel caso in cui siano riferite ad arma regolarmente denunciata. Tuttavia, quando le munizioni sono relative ad un'arma illegalmente detenuta e non denunciata all'Autorità, il soggetto non può detenerne alcuna quantità senza autorizzazione. L'arma con matricola abrasa, anche se risalente a un periodo storico in cui non vi era l'obbligo di denuncia, deve essere considerata un'arma clandestina, oggetto di provenienza delittuosa, in quanto la cancellazione dei segni distintivi ne impedisce l'identificazione. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche è legittimo quando il giudice, con motivazione esente da manifesta illogicità, faccia riferimento agli elementi ritenuti decisivi o comunque rilevanti, come la gravità del fatto e la condotta processuale dell'imputato, senza necessità di prendere in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. FIORDALISI Domenico - rel. Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/10/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere DOMENICO FIORDALISI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CENICCOLA ELISABETTA;
che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di PALERMO in difesa di (OMISSIS) che conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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