Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40770 del 29 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:40770PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di una somma di denaro e di un bene mobile può essere legittimamente disposto dal giudice quando sussistono elementi concreti e specifici che consentano di ritenere il nesso di pertinenzialità tra il denaro e il bene sequestrati e l'attività criminosa contestata all'indagato. Tale nesso deve emergere da un'adeguata motivazione che illustri in modo puntuale e logico le ragioni per le quali il denaro e il bene sono considerati profitto o strumento del reato, senza che sia sufficiente un mero riferimento generico all'attività illecita. Il giudice è tenuto a verificare la sussistenza di esigenze probatorie che giustifichino il vincolo reale, evitando di riproporre le medesime argomentazioni già ritenute inidonee in precedenti provvedimenti annullati. Il provvedimento di sequestro deve essere sorretto da una motivazione adeguata, coerente e completa, tale da rendere pienamente intelligibile l'iter logico-giuridico seguito, senza che sia sufficiente una mera motivazione apparente. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di sequestro è ammesso esclusivamente per violazione di legge, con esclusione della sindacabilità del vizio di manifesta illogicità della motivazione, censurabile solo attraverso il motivo di cui all'art. 606, lett. e), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 25/02/2016 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere EMANUELE DI SALVO;
lette le conclusioni del PG, che ha chiesto declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza in epigrafe indicata, che ha confermato il decreto di sequestro emesso dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di …

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