Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 225 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:225SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse a ricorrere, comportando la compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge è che il venir meno dell'interesse a ricorrere, sopravvenuto nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle censure originariamente sollevate. In tali casi, la compensazione delle spese di giudizio rappresenta la soluzione equa, in considerazione del fatto che il ricorrente ha perso l'interesse originario all'annullamento dell'atto impugnato. La pronuncia di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse, pur non entrando nel merito delle questioni giuridiche, costituisce comunque un provvedimento decisorio che definisce il giudizio, con l'effetto di precludere ulteriori azioni aventi il medesimo oggetto. Tale principio, di carattere generale, trova applicazione ogni qualvolta, nel corso del giudizio amministrativo, vengano meno le ragioni che hanno determinato l'originaria proposizione del ricorso, indipendentemente dalla natura dell'atto impugnato e dalle specifiche censure dedotte. La compensazione delle spese di giudizio, in assenza di soccombenza, rappresenta la soluzione equa in considerazione del fatto che il ricorrente ha perso l'interesse originario all'annullamento dell'atto, pur senza che ciò dipenda da una sua condotta negligente o abusiva. Il principio affermato mira a contemperare l'esigenza di economia processuale, evitando l'inutile prosecuzione di un giudizio privo di utilità per il ricorrente, con quella di assicurare un equo ristoro delle spese sostenute dalle parti in relazione all'attività processuale espletata.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/01/2024

N. 00225/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02652/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2652 del 2018, proposto da
Mile S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Milano, via dei Piatti 11;

contro

Comune di Annone di Brianza, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via ((omissis)) n. 60;

nei confronti

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