Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15604 del 15 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15604PEN

Massima

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Il reato di falsità materiale in scrittura privata di cui all'art. 485 c.p. è integrato non solo dalle scritture contenenti dichiarazioni o manifestazioni di volontà idonee a costituire o modificare diritti o posizioni giuridiche, ma anche da tutte le scritture private formate dal privato che si riferiscono a situazioni da cui possono derivare effetti giuridicamente rilevanti per un determinato soggetto. Pertanto, la falsificazione di una comunicazione di posta elettronica (e-mail) contenente l'apparente attestazione di un pagamento mediante bonifico bancario, allo scopo di procurare a sé o ad altri un vantaggio, integra il reato di falsità materiale in scrittura privata, a prescindere dalla mancanza di sottoscrizione del documento, essendo sufficiente che il documento falso sia presentato come originale al fine di provare l'avvenuto pagamento. Inoltre, la falsificazione di una fotocopia di una scrittura privata, mediante fotomontaggio, integra il reato di falsità materiale in scrittura privata, in quanto la fotocopia ha la stessa efficacia probatoria dell'originale, salvo che intervenga il disconoscimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS S. - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giusepp - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1600/2010 CORTE APPELLO di LECCE, del 16/01/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE BERARDINIS SILVANA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 16.1.2014 la Corte di Appello di Lecce conf…

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