Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18339 del 11 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18339PEN

Massima

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Il dolo omicidiario si configura quando l'agente, pur non avendo come fine specifico quello di uccidere, agisce con consapevolezza e volontà di porre in essere una condotta idonea a cagionare la morte della vittima, senza che sia necessaria la reiterazione dei colpi. Ai fini dell'esclusione della preterintenzionalità, rilevano elementi oggettivi come il tipo di arma utilizzata, la zona corporea colpita e la forza del gesto, che denotano la volontà diretta dell'agente di provocare l'evento morte. La legittima difesa, reale o putativa, presuppone un'aggressione ingiusta e una reazione proporzionata e necessaria, valutate secondo un giudizio ex ante; la mera presenza di lievi lesioni sull'agente non è sufficiente a configurare una situazione di legittima difesa, se gli altri elementi di fatto escludono tale ipotesi. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e coerenti, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale, senza necessità di ulteriori riscontri esterni, in particolare per i reati commessi in ambito domestico, caratterizzati dalla difficoltà di reperire testimonianze dirette. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche deve essere adeguatamente motivato, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi favorevoli e sfavorevoli, essendo sufficiente il riferimento a quelli ritenuti decisivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 23/2014 della Corte di Assise di Appello di Reggio Calabria del 27.01.2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal Consigliere Dott. Minchella Antonio;
Udito il Procuratore Generale, in persona del Dott. Galli Massimo, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore delle parti civili Avv. …

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