Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29052 del 18 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29052PEN

Massima

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Il comportamento finalizzato all'occultamento e alla sottrazione della refurtiva, pur se accompagnato da successivi tentativi di risarcimento del danno, non esclude la responsabilità penale dell'imputato per il reato di furto pluriaggravato in concorso, quando gli elementi di prova, anche desunti dalle registrazioni video, dimostrino la piena consapevolezza e partecipazione dell'imputato all'azione delittuosa. Il giudice, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti e della sospensione condizionale della pena, deve tenere conto non solo del comportamento successivo al reato, ma anche della gravità della condotta, del precedente penale specifico e dei precedenti giudiziari dell'imputato, i quali possono giustificare un giudizio prognostico negativo sulla possibilità di ravvedimento e sulla non recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1387/2011 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 10/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per ca…

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