Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31423 del 1 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31423PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di occupazione di edificio pubblico con interruzione di pubblici servizi (art. 340 c.p.) non può essere attribuita a titolo di concorso morale sulla base di una presunta comunione di intenti, in assenza di una condotta materiale di partecipazione diretta all'occupazione da parte dell'imputato. Il giudice deve accertare in modo specifico e concreto il contributo causale dell'imputato alla realizzazione del fatto, senza poter desumere la sua responsabilità dalla mera partecipazione a una riunione o colloquio con le autorità. Inoltre, il decorso del termine di prescrizione del reato, ove accertato, comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

Dott. ROSSI Agnello - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sa. Vi. ;

avverso la sentenza in data 28.3.2006 della Corte di appello di Napoli;

Visti gli atti, la sentenza denunziata ed il ricorso;

Udita in Udienza pubblica la relazione fatta dal Consigliere Dott. Rossi Agnello;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

FATTO

1. Sa.Vi. ricorre per …

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