Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17887 del 7 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17887PEN

Massima

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La circostanza aggravante del nesso teleologico di cui all'art. 61 n. 2 c.p. è configurabile anche in caso di concorso formale di reati, non richiedendo una alterità di condotte ma la specifica finalizzazione dell'un reato alla realizzazione dell'altro. Tale aggravante è applicabile anche nel caso in cui il reato-mezzo (lesioni personali) e il reato-fine (maltrattamenti) siano commessi con un'unica azione, in quanto ciò che rileva è la consapevolezza dell'agente della pluralità delle sue scelte e del loro collegamento, che dimostra una maggiore capacità a delinquere nel dare corso ai propositi criminosi. Pertanto, ai fini dell'applicazione dell'aggravante, è necessario accertare la volontà dell'agente di commettere il reato-mezzo in direzione della commissione del reato-scopo, non essendo sufficiente la mera contestualità delle condotte. La sentenza impugnata ha compiutamente argomentato la sussistenza di tale finalizzazione, rilevando come le lesioni personali fossero connotate da una continuità rispetto alle condotte maltrattanti e fossero dotate di caratteristiche tali da esibire una finalizzazione ulteriore rispetto all'effetto fisico immediato, ossia la mortificazione della vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/12/2019 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Angelo Costanzo;
udita la requisitoria del Sostituto Procuratore generale Dr. Perla Lori che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza n. 8500 del 2019 la Corte di appello di Milano ha confermato la condanna inflitta dal Tribunale di Milano a (OM…

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