Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44844 del 5 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44844PEN

Massima

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La circostanza aggravante della pubblica fede di cui all'art. 625, n. 7, c.p. sussiste anche quando la cosa mobile danneggiata si trovi in luoghi privati ma aperti al pubblico e sia soggetta a sorveglianza saltuaria, in quanto la ratio dell'aggravamento risiede nella volontà di apprestare una tutela più elevata alle cose lasciate dal possessore, anche temporaneamente, senza custodia continua. Pertanto, ai fini dell'integrazione di tale aggravante, non è necessario che il proprietario abbia un controllo continuo, immediato e diretto sulla cosa, essendo sufficiente che questa si trovi in una situazione di esposizione alla pubblica fede, tale da rendere più agevole la commissione del reato di danneggiamento. La mancanza di una custodia continuativa sulla cosa non esclude la sussistenza dell'aggravante, in quanto questa si fonda sull'assenza di una vigilanza costante che avrebbe potuto impedire l'evento dannoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. PARDO Ignaz - Consigliere

Dott. MONACO - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/12/2017 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MONACO MARCO MARIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso per il rigetto;
udito l'avv. (OMISSIS) che, in difesa di (OMISSIS), si riporta ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE d'APPELLO di VENEZIA,…

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