Il rilascio di concessioni di occupazione di suolo pubblico su aree di sosta tariffata in viabilità locale non è precluso in via assoluta, salvo i casi espressamente indicati dalla disciplina regolamentare. Pertanto, il diniego di concessione di occupazione di suolo pubblico fondato sulla mera circostanza che l'area interessata sia soggetta a sosta tariffata in viabilità locale non è espressione di attività amministrativa vincolata, ma richiede una valutazione discrezionale da parte dell'amministrazione comunale, tenuto conto delle specifiche previsioni regolamentari che individuano i siti in cui non possono essere rilasciate nuove concessioni. L'interpretazione restrittiva che esclude in modo generalizzato la possibilità di rilasciare concessioni di occupazione di suolo pubblico nelle aree di sosta tariffata in viabilità locale contrasta con il principio di favor libertatis e di interpretazione in bonam partem delle norme che incidono sull'esercizio di attività economiche, in conformità a quanto disposto dall'art. 1 del decreto-legge n. 1 del 2012 (c.d. decreto liberalizzazioni). Pertanto, il diniego di concessione di occupazione di suolo pubblico fondato sulla mera circostanza che l'area interessata sia soggetta a sosta tariffata in viabilità locale, senza una puntuale verifica della sussistenza delle specifiche ipotesi di preclusione previste dalla disciplina regolamentare, è illegittimo.