Il giudice amministrativo non è competente a pronunciarsi sull'accertamento del carattere vicinale, pubblico o privato, di una strada, in quanto tale controversia attiene alla verifica della sussistenza e dell'estensione di diritti soggettivi, di natura reale, che rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario. Ciò vale a maggior ragione quando il provvedimento contestato non promani da una pubblica amministrazione, ma da un soggetto privato, come un consorzio, poiché l'azione proposta, pur se formalmente diretta all'annullamento di un atto amministrativo, è sostanzialmente volta all'accertamento dell'inesistenza di diritti vantati da terzi in forza del diritto di proprietà rivendicato, configurandosi come una vera e propria "actio negatoria servitutis". Pertanto, il giudice amministrativo deve dichiarare l'inammissibilità del ricorso per difetto di giurisdizione, fatti salvi gli effetti della translatio iudicii di cui all'art. 11, co. 2, cod. proc. amm.