Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43925 del 22 settembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:43925PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un contesto associativo di tipo mafioso, desumibile da intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione della polizia giudiziaria, che ne rivelino il ruolo di rappresentante di una famiglia mafiosa in un determinato territorio, nonché la sua partecipazione ad attività illecite di interesse del clan, integra gli elementi costitutivi del reato di cui all'articolo 416-bis c.p. e giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di concreti e attuali pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. La valutazione complessiva degli elementi indiziari, anche se criptici o cifrati, rientra nell'ambito della discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione logica e coerente non è sindacabile in sede di legittimità. La mancata richiesta di misura cautelare nei confronti di un concorrente non inficia la legittimità del provvedimento, atteso che tale scelta rientra nella discrezionalità del pubblico ministero, senza che debbano essere valutati elementi oggettivi non considerati nel procedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1108/2016 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 07/06/2016;
udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Aldo Esposito;
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. Massimo Galli, che chiedeva il rigetto del ricorso;
uditi i difensori del ricorrente avv. (OMISSIS) e avv. (OMISSIS), che chiedevano l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 07/06/2016 il Tribunale di Catania rigettava il r…

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