Cassazione penale Sez. V sentenza n. 51206 del 21 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:51206PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della prova testimoniale, anche se proveniente dalla sola persona offesa, deve essere compiuta dal giudice di merito in modo rigoroso e puntuale, tenendo conto di tutti gli elementi di riscontro, anche indiretti, che ne confermino l'attendibilità intrinseca ed estrinseca, soprattutto quando la vittima si trovi in condizioni di particolare vulnerabilità per ragioni di salute o di condizione personale. Il giudice di merito, pertanto, non può limitarsi a una valutazione astratta e generica della credibilità della persona offesa, ma deve analizzare in modo approfondito e motivato tutti i fattori che possano incidere sulla genuinità e affidabilità della sua testimonianza, senza trascurare eventuali interessi di natura patrimoniale della stessa. Inoltre, il giudice di merito, nel determinare la pena, deve tenere conto non solo della gravità oggettiva del fatto, ma anche delle concrete modalità di realizzazione della condotta illecita, nonché della personalità e delle condizioni soggettive dell'imputato, senza che la mera protesta di innocenza possa giustificare il diniego delle circostanze attenuanti generiche, laddove siano presenti altri elementi favorevoli all'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/02/2023 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso; udita la relazione svolta dal Consigliere ANGELO CAPUTO;
Rilevato che le parti non hanno formulato richiesta di discussione orale del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, ex articolo 23, comma 8, convertito, con modificazioni, nella L. 18 dicembre 2020, n. 176, prorogato, da ultimo, in forza del Decreto Legge 22 giugno …

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