Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 11146 del 15 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:11146PEN

Massima

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Il possesso della dote di 'ndrangheta e il rapporto di fiducia con esponenti apicali di un'associazione mafiosa storica, unitamente alla conoscenza delle dinamiche interne e al coinvolgimento in attività funzionali agli interessi dell'organizzazione, sono elementi sintomatici della partecipazione attiva e consapevole dell'indagato al sodalizio criminale, integrando il reato di cui all'art. 416-bis c.p. Tuttavia, ai fini del superamento della presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, non assume rilievo la distinzione tra mafie "storiche" e formazioni di nuova costituzione, essendo sufficiente la prova dell'irreversibile allontanamento dell'indagato dal sodalizio, anche in assenza della formale rescissione del vincolo associativo, potendo il decorso di un significativo arco temporale dai fatti contestati, non accompagnato da ulteriori condotte sintomatiche della persistente pericolosità, rientrare tra gli "elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari". Inoltre, la valutazione della sussistenza del pericolo di fuga e di inquinamento probatorio deve essere effettuata in modo individualizzato, sulla base di elementi concreti e specifici relativi alla situazione di vita dell'indagato e alle sue frequentazioni, senza poter desumere tali esigenze cautelari da valutazioni cumulative o generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - rel. Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16 giugno 2022 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udite le richieste del difensore, avv. (OMISSIS) anche in sostituzione dell'avv. (OMISSIS), ch…

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